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CARITAS PARROCCHIALE DI AROSIO
Area d'intervento: GIOVANI e MINORI

GIOVANI

Era impensabile qualche decennio fa, che la Caritas dovesse occuparsi anche di questo settore se non in termini di risorsa. La recente crisi economica finanziaria ha aperto drammaticamente anche questo fronte.
Il segnale è arrivato chiaro e forte attraverso i molti curricoli che Don Angelo ha cominciato a ricevere a partire dal 2008. Infatti accanto alle molteplici richieste da parte delle persone, che avevano perso il posto di lavoro, una quota meno consistente ma rilevante perché carica di sinistri significati, era quella della disoccupazione o inoccupazione giovanile.
Da un conteggio grossolano del numero dei curricoli raccolti, emergeva un 20% di giovani con  difficoltà a trovare lavoro, a fronte della assoluta mancanza di disoccupati/inoccupati dei decenni precedenti.
A fronte di tutto questo, è stato lanciato per l’anno 2014-15 il progetto “Doniamo Lavoro” attraverso il quale Parrocchia /Caritas, Comune e Circolo ACLI si impegnavano a costituire un Fondo di 36.000 euro per l’assunzione di un massimo di 9 giovani nelle aziende del territorio.
Esso aveva due obiettivi: il primo di sollecitare le nostre aziende ad aprirsi ai giovani, ad avere speranza nel futuro, nelle nuove generazioni e il secondo, coinvolgere la popolazione del paese nel sostenere e facilitare queste assunzioni.
L'attuazione di questo progetto ha visto come interlocutore con la struttura pubblica il Coordinamento di Volontariato a cui si rimanda.

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MINORI

Anche ad Arosio, dall'aprile 2017 la Caritas parrocchiale ha attivato un doposcuola per i ragazzi delle elementari e delle medie.
Il risultato è ancora oggetto di verifica ma due aspetti sono apparsi evidenti: il doposcuola risponde ad una reale esigenza da parte dell’attuale mondo scolastico e, seconda cosa, la titolarità della Caritas, almeno per questa fase, a svolgere questa attività.
Perché la Caritas? Il doposcuola è sempre stato un servizio di “confine”. La “materia” del doposcuola sono i ragazzi di oggi che saranno le persone di domani e di un futuro che deve saper “includere” o finirà per offrirci giorni amari, di conflitti e di emarginazione.
In questi ultimi anni è tornato di moda il “merito” e la cosa di per sé non è un male, ma la logica del “merito” smette di essere accettabile nel momento in cui non tiene conto che non nasciamo tutti con le stesse opportunità. Così lo indicava già 50 anni fa Don Lorenzo Milani, quando parlava delle possibilità dei suoi ragazzi montanari di Barbiana rispetto a quelle dei figli delle città della Toscana. Inoltre, il motto della sua scuola era ‘I care’  che si può tradurre con ‘mi sta a cuore’, mi interessa.
Per questi motivi, la Caritas, a nome della Parrocchia, non può rimanere insensibile a questa richiesta, anzi ‘le sta a cuore’, visto il suo ruolo pedagogico, per dare sempre più dignità a tutta la  nostra gioventù.
Noi ci auguriamo di migliorare sempre di più questo servizio che abbiamo iniziato, con l’obiettivo che i ragazzi trovino nel nostro doposcuola molto più che un insegnante di sostegno o un facilitatore linguistico: capiscano che, insieme a noi, c’è una Comunità che mette a loro disposizione competenze e attenzioni educative, che noi adulti ci teniamo a loro, che il loro futuro ci interessa, perché ci interessa il futuro della nostra società.

 

 

 

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